Descrizione
Il Loganberry è un incrocio tra mora e lampone ottenuto dall’incrocio tra mora (Rubus Ursinus) e lampone rosso (Rubus Idaeus). Fu creato casualmente nel 1883 in California da James Harvey Logan, da cui la pianta prende il nome e fu commercializzata in Europa a partire da inizio ‘900.
Forma e dimensione: ha una forma molto simile alla mora, infatti presenta un cespuglio allungato con portamento piuttosto scomposto formato da numerosi rami semi-legnosi che possono raggiungere circa 2,5-3 m di lunghezza. Le piante vanno in produzione sin dal secondo anno e continuano per 15 anni senza avere cali di produzione.
Tipo di terreno: preferibili terreni ben drenati e con buona presenza di sostanza organica. Inoltre avendo un apparato radicale che si espande in profondità, sopporta bene la siccità. Mal sopporta terreni pesanti con ristagni idrici frequenti.
Proprietà e utilizzo dei frutti: il Loganberry non è molto diffuso a livello industriale poiché l’automazione della raccolta dei frutti risulta difficile, come si verifica anche nel caso del Tayberry.
I frutti, molto simili alla more, sono di colore rosso-violaceo e possono essere mangiati freschi oppure trasformati in marmellate, succhi, torte, sciroppi e gelatine. Il gusto è molto apprezzabile, dolce, rinfrescante e dissetante. E’ ricco di antiossidanti, vitamina C, vitamina D, vitamina K ed è molto indicato per regolarizzare e attenuare i sintomi del ciclo mestruale, inoltre è un’ottima fonte di idratazione e un integratore di Sali minerali con un basso contenuto calorico. Si presta al consumo fresco o alla trasformazione, inoltre mantiene buone caratteristiche post surgelazione.
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